De Laurentiis e l’autofinanziamento, Napoli modello virtuoso

De Laurentiis e l’autofinanziamento, Napoli modello virtuoso. Lo riporta Il Corriere del Mezzogiorno Un esempio...

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De Laurentiis e l’autofinanziamento, Napoli modello virtuoso. Lo riporta Il Corriere del Mezzogiorno

Un esempio di gestione virtuosa, Il Napoli di De Laurentiis, come il Torino e anche altre poche società calcistiche in serie A si segnala per l’autofinanziamento. Ovvero nessun immissione di capitali e quindi senza ricorrere a debiti con le banche o ad anticipi di cassa. Se le altre non possono prescindere dagli istituti di credito, De Laurentiis, secondo un’indagine sui conti del pallone pubblicata ieri dalla Gazzetta dello sport, ha dimostrato in questi anni di riuscire a gestire il suo gruppo senza indebitarsi. Se altre società sono ricorse alla cessioni, il Napoli ha pensato a consolidare e aumentare il tetto ingaggi e a cedere gli esuberi. In A i debiti bancari ammontano a 1,2 miliardi, solo Napoli e Torino vantano lo zero a quella voce.

Accedere alla fase a gruppi di Champions League garantisce la certezza di poter incassare una cifra considerevole tra market pool, premi di prestazione e botteghino. Una cifra che si avvicina ai 35 milioni di euro, così ripartita. Il superamento del playoff di Champions League garantirebbe subito 22,9 milioni, grazie al bonus per l’accesso alla fase a gironi (12,7 milioni nel 2016/17) e dalla prima parte del market pool (55 milioni da dividersi tra le squadre, legati al piazzamento nel campionato scorso. Il tutto senza contare i possibili risultati nel corso della Champions League, la seconda parte del market pool e il botteghino. Per quanto riguarda i bonus, questi sono quelli incassabili in base alle prestazioni: 1,5 milioni come premio per la vittoria; 0,5 per il pareggio, 6 milioni come premio per la qualificazione agli ottavi di finale; 6,5 milioni come premio per la qualificazione ai quarti di finale; 7,5 milioni come premio per le semifinali; 11 milioni come premio per la squadra finalista (seconda classificata); 15,5 milioni come premio per la vittoria della finale. La seconda parte del market pool, invece, dipende dal numero delle partite disputate durante la prossima Champions League non solo dal Napoli, ma anche da Juventus e Roma.

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