Il Podio Gialloblù di Reggiana – Juve Stabia 2 – 1

Il primo round del play off tra Reggiana e Juve Stabia va agli emiliani che,...

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Il primo round del play off tra Reggiana e Juve Stabia va agli emiliani che, grazie alle reti di Cesarini e Ghiringhelli, rispondono al vantaggio iniziale di Mastalli

PODIO

Medaglia d’oro: ad Alessandro Mastalli, che festeggia con un gol pesante il premio come miglior giovane della Lega Pro. Buona la prova del centrocampista scuola Milan, che dopo un quarto d’ora porta in vantaggio le Vespe sfruttando un triangolo fortunoso con Ripa e Cutolo: la conclusione murata proprio di Cutolo diventa un assist perfetto per Mastalli, bravo ad anticipare anche Ripa pur di insaccare in rete. Il numero 24 mette in campo tanta corsa e dinamismo, calando alla distanza ma offrendo comunque una prestazione solida e concreta; nella ripresa è sempre Mastalli ad andare vicino al secondo gol personale, ma Narduzzo gli chiude bene lo specchio della porta in uscita.

Medaglia d’argento: a Francesco Lisi, tutto cuore, grinta e polmoni al servizio della squadra. Solita partita gagliarda per l’esterno ex Rimini, che soprattutto nella prima mezz’ora di gioco è una spina nel fianco per la difesa della Reggiana. Sgroppate a ripetizioni per il numero 23 stabiese, che si divide bene tra i doveri difensivi e quelli invece di spinta; emblematica nella gara di Lisi è la copertura difensiva con cui l’esterno, a tempo quasi scaduto, abbandona la sua posizione per affiancare Liviero in netta difficoltà. Alla luce della squalifica di Cancellotti, per Lisi mercoledì potrebbero aprirsi le porte del ruolo di terzino destro,  in cui il romano ha sempre fatto bene.

Medaglia di bronzo: a Mario Marotta, che con il suo ingresso dà tanta vivacità alle Vespe. Ancora panchina per Marotta, che viene mandato in campo solo a dieci minuti dal termine della gara al posto di Cutolo; l’ex Frattese si rivela subito propositivo facendo soffrire non poco l’ex gialloblù Contessa. In poco meno di dieci minuti sono almeno tre le volte in cui Marotta va sul fondo, offrendo traversoni ai compagni; il numero 10 sfiora poi l’eurogol con una giocata sontuosa: le finte dell’esterno disorientano Contessa ma il mancino a giro esce di pochissimo, illudendo soltanto i tifosi stabiesi. Calciatore concreto, essenziale, da cui ripartire.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a Tommaso Cancellotti, ed al suo ingenuo fallo da rigore. Il terzino destro gialloblù si rende protagonista di quello che è forse il suo primo errore in tutta la stagione ma che costa molto caro alla Juve Stabia. L’entrata di Cancellotti su Cesarini più che ingenua è vistosa e costringe il direttore di gara a decretare un penalty netto; oltre al danno la beffa per il numero 2 gialloblù, che nel tentativo di giustificarsi, sfiora l’arbitro che, con eccessiva severità, lo ammonisce. Cartellino giallo pesante per Cancellotti, diffidato, che sarà costretto a saltare la gara di ritorno di mercoledì. L’errore condiziona un po’ la gara di Cancellotti, che nella ripresa è meno intraprendente del solito nel proporsi al cross.

Medaglia d’argento: a Matteo Liviero, goffo ed in ritardo in occasione della rete di Ghiringhelli. Prestazione priva di personalità per il terzino sinistro della Juve Stabia, che si fa vedere pochissimo in avanti e che in difesa non offre la giusta copertura. Passi la pochezza offensiva, che in alcune partite ci può stare, ma l’errore di Liviero sulla seconda rete della Reggiana è da matita blu: il cross di Carlini è indirizzato proprio a Liviero più che a Ghiringhelli; il numero 3 gialloblù, però, liscia o sfiora il pallone quanto basta per allungarlo a Ghiringhelli, che può trafiggere Russo da posizione ultra favorevole. Errori del genere, per un calciatore con le qualità di Liviero, non possono che essere dettati da carenze di personalità ed attenzione, elementi non nuovi nelle prove dell’ex Lecce.

Medaglia di bronzo: ad Aniello Cutolo, che gioca ad intermittenza. Prestazione a fiammate quella dell’esterno ex Entella che, pur giocando con vivacità, ancora non convince pienamente. Spiccano nella prestazione di Cutolo alcuni cross non precisi, pur se comodi, le solite giocate fatte di eccessiva testardaggine e poco senso di squadra e, soprattutto, la punizione dai 20 metri della seconda frazione di gioco. Il calcio piazzato, va detto, da lui stesso conquistato, rappresenta l’occasione più grande della ripresa per la Juve Stabia, ma Cutolo spara la palla quasi in tribuna, senza nemmeno incappare in una deviazione della barriera. A gennaio Cutolo è stato preso per fare una cosa: la differenza; le partite in cui fare la differenza sono arrivate e non ci sono mezze misure, o la si fa o no.

Raffaele Izzo

Juve Stabia TV


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