ESCLUSIVA – Gianluca De Angelis: La vittoria di campionato con le Vespe il ricordo più bello. Braglia? Mi disse che..

La redazione di ViViCentro ha ascoltato Gianluca De Angelis, attaccante stabiese in forza alla Virtus...

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La redazione di ViViCentro ha ascoltato Gianluca De Angelis, attaccante stabiese in forza alla Virtus Francavilla e recente avversario della Juve Stabia in campionato. De Angelis ha ripercorso ai nostri microfoni la sua esperienza in gialloblù

Ciao Gianluca, ti aspettavi questo ottimo inizio di stagione della Virtus Francavilla? In classifica, dopo la squadre più accreditate per le prime posizioni, ci siete voi. Sicuramente siamo soddisfatti per l’inizio di stagione positivo ma non dimentichiamo che siamo una squadra che deve salvarsi il prima possibile. Gli apprezzamenti e i complimenti fanno piacere ma dobbiamo stare sempre sul pezzo senza mai mollare; quello che conta è raggiungere quanto prima la quota salvezza. Le nostre avversarie sono pronte a sfruttare ogni nostro errore quindi è vietata qualsiasi distrazione.

Dopo le ottime esperienze al Cosenza ed alla Casertana perché hai scelto la Virtus Francavilla? Come è nata questa trattativa? Mi ha colpito subito la programmazione e la serietà della Società; qui c’è un progetto molto serio e con basi concrete. La Virtus fino a pochi anni fa era in Promozione ed in tre anni ha fatto il salto di qualità: Eccellenza, Serie D e Lega Pro. Questi aspetti sono stati importanti per il mio arrivo e sono assolutamente contento della scelta fatta.

Invece dall’esterno come vedi il campionato della Juve Stabia? Pensi che le Vespe se la possano giocare fino all’ultimo con le altre “Grandi” del campionato? Assolutamente sì. Credo che la Juve Stabia sia una squadra fortissima, con giocatori di assoluto livello. Penso che le Vespe abbiano poco da invidiare a Lecce, Matera e Foggia e che tutte e quattro le squadre siano una spanna sopra le altre. Spero che la Juve Stabia alla lunga possa avere la meglio anche perché ha tutte le qualità per riuscirci.

Capitano dell’attuale Juve Stabia è Paolo Capodaglio, un calciatore che conosci bene. Certo, ho giocato l’anno scorso a Caserta con Paolo e non ti nascondo che per me è nel suo ruolo uno dei più forti di tutta la Lega Pro. Sono contento del suo approdo alla Juve Stabia e delle sue grandi prestazioni, ma non avevo dubbi. Sarà un piacere incontrarlo in campo.

Nella tua unica stagione alla Juve Stabia (2009/10) sei stato il trascinatore delle Vespe; hai vinto il campionato di C2 segnando 16 reti. Qual è il ricordo più bello di quel campionato? Fu una stagione veramente esaltante e bellissima, con un finale stupendo. Inevitabilmente il ricordo più bello è la vittoria matematica del campionato alla penultima gara. Quella vittoria fu una liberazione dopo una retrocessione cocente ed un lungo testa a testa col Catanzaro. Per me, da stabiese, quella gioia fu indescrivibile.

Invece dei tanti gol segnati proprio con la maglia della Juve Stabia, ce n’è uno a cui sei maggiormente legato? Quell’anno feci tanti gol belli, due in rovesciata che ricordo con piacere. Probabilmente il più importante però fu quello che segnai nella trasferta di Isola Liri; fu una gara complicata che vincemmo grazie alla mia rete, allungando sul Catanzaro che in quella giornata non fece punti. Penso che quella sia stata la vittoria della svolta.

La tua Juve Stabia era una squadra fortissima per la C2; oltre a te c’erano giocatori come Amore, Maury, Ametrano, Pezzella, Fabbro. Ti senti ancora con alcuni dei tuoi ex compagni di squadra in gialloblù? Eravamo un gruppo solido ed unito e tutt’oggi mi sento con tanti ex compagni. Ho un rapporto quasi quotidiano con Gigi Pezzella, mio compagno anche ad Avellino e Caserta, così come poche settimane fa ho sentito Amore, che in linea col suo nuovo ruolo di osservatore, mi ha chiesto informazioni su un collega. Ancora, mi capita di sentire Peluso, Ruscio e Capparella, amici prima ancora che ex compagni.

Proprio durante la tua esperienza la Juve Stabia hai conosciuto Danilo D’Ambrosio e Massimo Rastelli. Ti aspettavi che entrambi, ovviamente nei rispettivi ruoli, potessero arrivare in serie A e starci così bene? Erano due predestinati quindi certo! Massimo l’ho avuto come allenatore anche ad Avellino, vincendo un campionato, ma già a Castellammare si vedeva la sua preparazione fuori dal comune. Per Danilo vale lo stesso discorso; pur essendo giovanissimo era almeno cinque spanne sopra di noi, tanto da volare ben presto in categorie superiori. Le soddisfazioni di Rastelli e D’Ambrosio non possono che farmi tanto piacere.

Sappiamo che dopo la vittoria in C2 arrivò Piero Braglia, che forse non ti vedeva alla perfezione nei suoi schemi. C’è a distanza di anni un po’ di rammarico perché se magari Braglia non avesse fatto altre scelte anche tu avresti potuto festeggiare la vittoria in Lega Pro con la maglia della Juve Stabia? Dobbiamo dire che il campo ha dato ragione a Braglia. La mia piccola rivincita me la sono presa lo scorso anno in occasione di Casertana – Lecce; Braglia era l’allenatore del Lecce ed io andai in rete. Il Mister a fine partita col suo tono scherzoso si avvicinò dicendomi: “Non pensavo corressi ancora così tanto..forse a Castellammare ho sbagliato con te..”. Il campionato di Lega Pro l’ho vinto poi con la maglia dell’Avellino ma vincerlo con la maglia della squadra della mia città sarebbe stato ancora più bello.

Dopo il tuo addio alla Juve Stabia in molte occasioni si è parlato di un tuo ritorno; c’è mai stato qualcosa di vero è sempre stata solo una suggestione di mercato? Sinceramente qualcosa di concreto c’è stato solo lo scorso anno, prima che firmassi con la Casertana. C’è stato un approccio con la società ma poi abbiamo preso strade diverse..anche se a me avrebbe fatto enormemente piacere tornare alla Juve Stabia. Un saluto a tutti i tifosi stabiesi!

Raffaele Izzo

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