Torre del Greco, polemiche De Magistris – Borriello

Definito sindaco-leghista per aver espresso senza mezzi termini la sua simpatia per il partito di...

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Definito sindaco-leghista per aver espresso senza mezzi termini la sua simpatia per il partito di Matteo Salvini, il primo cittadino di Torre del Greco, Ciro Borriello, ha detto “no” all’accoglienza di migranti sul territorio corallino, risposta che ha scatenato non poche polemiche.

Ricordiamo che solo il 21 aprile scorso, il prefetto di Napoli, Carmela Pagano, si era espressa chiaramente riguardo alla situazione dei comuni campani che non hanno ancora  aderito allo SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). “È ora di collaborare, basta discussioni”, aveva riferito alle città interessate. Un concetto che, a quanto pare, Borriello non riesce ad accettare.

Il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, si è esposto al riguardo: “Questa posizione non gli fa onore – ha detto – La decisione di accogliere migranti è dell’Anci per cui tutti i comuni italiani devono, in proporzione, accogliere fratelli e sorelle in difficoltà”.
“Il sindaco di Torre del Greco – aggiunge – ha deciso di unirsi a CasaPound e alla Lega, ed è un problema suo. Non è degli abitanti di Torre del Greco che è invece una comunità assai solidale e accogliente”.

De Magistris è convinto che l’avvicinamento di Borriello al movimento leghista sia una strategia messa in atto per ottenere maggiori consensi e quindi più voti, un comportamento che definisce “squallido” è soprattutto che “non fa onore alla città che rappresenta”.

Effettivamente, il primo cittadino di Torre del Greco, eletto tre anni fa con una coalizione di centrodestra, ha deciso di recente di aderire al movimento “Noi con Salvini”, definendosi il “primo sindaco leghista della Campania”.

Questo cambio di bandiera non è un caso isolato nella carriera politica di Borriello. Nel giro di non molti anni, infatti, è stato prima deputato di Forza Italia, poi è passato all’Udeur, poi ancora all’Italia dei Valori di Di Pietro, successivamente di nuovo in Forza Italia, e ora è la volta di Salvini e della sua Lega.

Borriello non attende e replica immediatamente alle insinuazioni di De Magistris: “La mia – dice – non è una presa di posizione politica per ricevere chissà quale consenso, come invece pensa il sindaco di Napoli. Siamo, invece, di fronte a un problema che viene scaricato sulle amministrazioni periferiche da un Governo centrale incapace finora di adottare una politica di controllo a un’ondata di semplice immigrazione clandestina. Ribadisco il concetto ancora una volta, sperando di essere chiaro per i tanti populisti alla de Magistris: è giusto accogliere chi scappa dalla guerra, chi fugge da morte e distruzione. Diverso è favorire un programma di immigrazione clandestina, per giunta con i soldi di tutti gli italiani”.

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