A giudizio consigliere comunale di Castellammare: estorsione

Il malaffare prospera ed è presente ovunque e, stando all’accusa mossa al consigliere De Iulio, sembra che...

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Il malaffare prospera ed è presente ovunque e, stando all’accusa mossa al consigliere De Iulio, sembra che abbia attecchito  anche nel consiglio comunale di Castellammare.

E’ accusa di estorsione aggravata dall’utilizzo del metodo mafioso: è stato rinviato a giudizio il consigliere comunale d’opposizione di Castellammare di Stabia, Massimiliano De Iulio, rappresentante della lista “Stabia in Strada” alle ultime elezioni amministrative ed impiegato presso una società della regione – la SMA Campania – che si occupa di prevenzione, soprattutto per gli incendi ed è un componente della nota famiglia dei “Pellicchioni” di Ponte Persica.

Il gip del tribunale di Salerno lo ha rinviato a giudizio nell’ambito dell’inchiesta che vede coinvolti una serie di rappresentanti del clan Ridosso-Loreto operante a Scafati.

Sono in totale 15 le persone rinviate a giudizio. I fatti che gli contesta la Dda di Salerno si riferiscono al periodo che va dal 2009 al 2010. Secondo l’antimafia, De Iulio si sarebbe reso protagonista di un’estorsione ai danni di un imprenditore di Scafati proprio per conto del clan del boss Romolo Ridosso, stabiese anch’esso ma poi trasferitosi a Scafati. In quel periodo non era ancora consigliere comunale. Ora per lui ci sarà modo e tempo per difendersi dalle accuse ricevute.

 

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