Pinotti: l’esercito per proteggere i grandi eventi

Dopo il caso dei tifosi feriti a Torino, Roberta Pinotti è disposta a schierare l’esercito...

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Dopo il caso dei tifosi feriti a Torino, Roberta Pinotti è disposta a schierare l’esercito per concerti e grandi eventi pubblici. La ministra della Difesa vuole estendere il progetto «Strade sicure» agli appuntamenti che affolleranno l’estate: «Se ce lo chiede il Viminale, siamo pronti a inviare i soldati a difesa delle piazze». I militari potrebbero già essere impiegati per lo show record di Vasco Rossi a Modena, che il prossimo primo luglio richiamerà ben 220 mila fan.

La proposta di Pinotti: “Pronti a schierare l’esercito per proteggere concerti e grandi eventi”

La ministra della Difesa: soldati in piazza se ce lo chiede il Viminale

Soldati ai concerti e ai maxi eventi nelle piazze per tutelare la nostra incolumità. Dopo la terribile serata in piazza San Carlo a Torino, la ministra della Difesa Roberta Pinotti lancia la proposta di estendere il progetto «Strade sicure» anche agli appuntamenti che affolleranno la nostra estate. «Se il Viminale ce lo chiederà – dichiara – siamo pronti a inviare militari a presidio dei grandi eventi pubblici». L’annuncio arriva a Chiavari dove la ministra si trova per sostenere il candidato sindaco del suo partito, il Pd, ma anche per sostenere la costruzione di un cyber-poligono nella caserma locale, che diventerà centro internazionale per la lotta agli attacchi via web.

Il tema caldo, tuttavia, riguarda l’allarme terrorismo – con relativa potenziale psicosi collettiva – e Roberta Pinotti si dice disponibile a mettere a disposizione i militari già per il concerto record di Vasco Rossi a Modena che il prossimo primo luglio richiamerà ben 220 mila fan. «Ribadisco che spetterà al ministero dell’Interno decidere – sottolinea la titolare della Difesa -, ma quello che posso dire è che anche per questa specifica manifestazione noi siamo già pronti a organizzare un contingente nel giro di poco, pochissimo tempo».

«Strade Sicure» è un’operazione interforze tra Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri in funzione dal 2008. Sono 7050 i militari attualmente in servizio nelle piazze e negli incroci principali delle città a garanzia della nostra incolumità. Li vediamo ovunque, alle fermate della metropolitana, alle stazioni ferroviarie, lungo le strade o vicino monumenti e musei.

E d’ora in avanti, se il Viminale dovesse accogliere l’ipotesi della Pinotti, i soldati monitoreranno anche concerti e grandi eventi. Il loro impiego in caso di emergenza non è, del resto, una novità. Basti pensare ai recenti eventi dell’Expo a Milano e del Giubileo a Roma. «Strade sicure è una missione flessibile – prosegue la ministra – a tal punto che ci ha consentito di modulare risposte specifiche per Expò, Giubileo e all’ultimo G7 di Taormina». Una macchina organizzativa presa d’esempio anche all’estero. «Il tema di “Strade sicure” è stato oggetto dell’ultimo vertice Nato, durante un incontro di informale con i ministri inglese e francese. Ci siamo infatti ripromessi di confrontare le reciproche modalità di gestione e di applicazione. D’altra parte noi abbiamo maturato ormai un’esperienza pluriennale, e il progetto Sentinelle attivato in Francia dopo l’attentato di Charlie Hebdo già assomiglia molto al nostro».

A parte il concerto di Vasco Rossi, in primo piano ci sono gli U2 allo stadio olimpico di Roma, il 15 e 16 luglio con 50 mila partecipanti alla volta e Lady Gaga a Mediolanum Forum di Milano il 26 settembre. Il parere del Viminale è quanto mai essenziale, ma occorre un’intesa anche con lo Stato maggiore della difesa e premier. Il regolamento stabilisce infatti che «il piano di impiego del personale delle Forze Armate viene adottato con decreto del ministro dell’Interno, di concerto con il ministro della Difesa, sentito il Comitato nazionale dell’ordine e della sicurezza pubblica (Cnosp) integrato dal Capo di Stato Maggiore della Difesa e previa informazione al presidente del Consiglio dei Ministri.

Ma, al di là dell’aspetto della ulteriore militarizzazione delle nostre strade e delle nostre vite, c’è anche un altro aspetto da non sottovalutare. Quello economico. Per intenderci: in occasione del G7 di Taormina sono stati stanziati 5,3 milioni di euro per coinvolgere 2 mila e 900 militari in più. Per assicurare le «esigenze straordinarie di prevenzione e contrasto alla criminalità e al terrorismo» il governo, con un emendamento alla manovra, ha stanziato 5,3 milioni per «incrementare dall’1 al 28 maggio di 2900 militari il contingente delle forze armate».

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