Marò, Girone non sarà alla parata del 2 giugno

Il premier Renzi: “Evitare di esibirli come bandierine politiche”. Polemica sul sindaco del Pd di...

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Il premier Renzi: “Evitare di esibirli come bandierine politiche”. Polemica sul sindaco del Pd di Cesano Boscone (Mi) per un post su Fb: “Pescatori state attenti”. Insorge FdI. La difesa del primo cittadino: “Solo una battuta. Ma non sono eroi”

Salvatore Girone non parteciperà alla parata del 2 giugno. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in un’intervista al Tg5. Viene così archiviata la richiesta, portata avanti in particolare dalla destra, Fdi in testa, sulla presenza del marò rientrato ieri dall’India, alla consueta sfilata ai Fori imperiali.

Renzi: “Occorre sobrietà”. Salvatore Girone, ha spiegato Renzi, “non sarà con noi alla parata, perché lo abbiamo riportato a casa con il buon senso, quello che è mancato ad alcuni nostri governi che ci hanno preceduto nei mesi e negli anni scorsi. Buon senso significa consentirgli in questo momento di stare con la sua famiglia, di vivere con gioia la festa delle Forze Armate, perché siamo tutti felici del fatto che non ci sono due marò in territorio straniero, ma contemporaneamente dobbiamo anche evitare di vivere questa fase senza sobrietà e senza stile”.

“Io ieri non sono andato all’aeroporto a prendere Girone – ha aggiunto il premier – non perché non fossi felice di poterlo abbracciare, ma perché in passato troppo spesso si è strumentalizzata la vicenda dei marò. La gioia profonda di avere riportato a casa tutte e due i militari non deve essere oggi esibita come bandierina politica. Buon senso e determinazione, così va avanti l’Italia”.

L’appello degli ex ministri. Le ultime sollecitazioni a far sì che il militare,rientrato ieri dall’India, fosse presente, erano arrivate da una nota congiunta firmata dagli ex ministri della Difesa e degli Esteri, Ignazio La Russa e Giulio Terzi, dagli ex sottosegretari alla Difesa Giuseppe Cossiga e Filippo Milone e dall’ex presidente della commissione Difesa Edmondo Cirielli. “Chiediamo ufficialmente al capo di Stato maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi, di far sfilare alla parata del 2 giugno, anche per conto del convalescente Massimiliano Latorre, il fuciliere Salvatore Girone”.

Ma già nei giorni passati era apparso chiaro che il governo, anche per una serie di motivi diplomatici propendeva per il no. Tante le procedure in corso che consigliavano di mantenere un basso profilo. Un esempio su tutti è il contenzioso con l’India su chi deve esercitare la competenza penale: l’Italia si è rivolta al tribunale arbitrale internazionale e sta aspettando una risposta.

Il sindaco di Cesano Boscone (Mi) su Fb: “Pescatori attenti”. Non sembra destinata ad esaurirsi in breve tempo la polemica su Girone: “La Fip, Federazione Italiana Pesca ha diramato un bollettino in cui invita gli associati alla prudenza alla luce del ritorno dei due marò”, ha scritto ieri il sindaco sul suo profilo Facebook il sindaco di Cesano Boscone (Milano), Alfredo Simone Negri del Pd. Il post è stato cancellato, ma è rimasto il tempo sufficiente perché lo notasse Paola Frassinetti, coordinatrice regionale di FdI-An: “Nelle prossime ore presenteremo un’interrogazione parlamentare per chiedere provvedimenti su questo caso vergognoso”. “Era solo una battuta non pensavo di destare tutto questo clamore, purtroppo come tutte le persone sarcastiche non so trattenermi”, si è giustificato il primo cittadino che aggiunge: “Sono ovviamente contento che tutti e due i marò ora siano in Italia, ma francamente non ritengo meritino di essere onorati come due eroi”.

E la polemica continua. “Bentornato a casa Salvatore Girone. Ora vogliamo applaudirlo alla parata del 2 giugno con Massimiliano Latorre”, ha scritto su Twitter stamattina la leader di FdI e candidata sindaca di Roma, Giorgia Meloni.

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E in una nota il candidato sindaco di Roma e presidente Codacons, Carlo Rienzi ammonisce: “Se i marò Salvatore Girone e Massimiliano Latorre prenderanno parte alla parata del 2 giugno, il Codacons chiederà i danni al governo e i ministri e i funzionari che organizzeranno la presenza, il trasferimento e il pernottamento dei due militari a Roma, dovranno rimborsare di tasca propria le spese sostenute”.

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