Libia Nel Caos

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La Libia e’ in piena guerra civile, lo e’ sempre stata dalla “destituzione” del Colonnello Gheddafi, le fazioni che se ne contendono il dominio sono molteplici e variegate, difficile poter fare anche un quadro incompleto della situazione esistente nel Paese.

ll Consiglio delle Nazioni Unite aveva riconosciuto in Fayez Al Sarraj, l’uomo giusto che sarebbe stato in grado di riunire i gruppi ribelli esistenti in Libia. Quando tutto lasciava sperare per il meglio, che i giochi in seno alle Nazioni Unite fossero stati fatti, gli eventi di ieri hanno rimesso in discussione gli accordi presi.

Sarraj, unitamente ai Membri del Consiglio Presidenziale del Governo di Concordia Nazionale libico, erano sono giunti via mare, senza alcuna protezione dell’Onu con una motovedetta libica partita dal porto di Sfaz. Sono stati tutti accolti non con gli onori militari, ne’ da una fanfara, ma da un crepitio d’armi non certo amiche.

La Citta’ di Tripoli, si e’ trasformata in una polveriera pronta ad esplodere, tutti i componenti il gruppo di Sarraj, sono stati costretti a barricarsi in una base navale vicina.

La Libia e’ come un mosaico, vi sono tanti gruppi armati, milizie mercenarie, infiltrati dell’Isis, che antepongono alle parole l’uso delle armi, Tripoli e’ una citta’ ingovernabile, le strade sono sbarrate, presidiate da gruppi armati che non si conoscono fra loro, non si distingue un nemico da un amico, basta un niente per ritrovarsi in un conflitto a fuoco e non sapere su chi sparare.

Il Governo di unita’ nazionale (Gnc), anche se non riconosciuto dall’Onu,dispone  di alcuni reparti dell’esercito, e della Marina ha fatto un appello a tutti i gruppi rivoluzionari perche’ si schierino contro l’ingresso di Fayez al Sarraj, considerarto un illegale. Il Premier del governo di Tripoli, Khalifa Ghwell, ha aggiunto in una conferenza stampa che Sarraj ha due opzioni,

1) Consegnarsi alle Autorità…………Quali? visto che regna la piena Anarchia.

2) Tornare a Tunisi………………………Considerato il suo paesello natio.

L’arrivo di Sarraj all’aeroporto militare di Mitiga era gia’ stato impedito dalle Autorità di Tripoli, che negli ultimi due giorni avevano chiuso a più riprese lo spazio aereo.

In Libia vi e’ il fondato timore che le milizie legate al Premier’ Khalifa Ghwell, al Presidente del Congresso di Tripoli (Gnc) Nouri Abusahmain e alla variegata galassia dei gruppi jihadisti, da un momento all’altro possano passare dalle parole ai fatti.

Tutti gli Stati liberati dalla dittatura con la “forza delle armi” parlo di Siria Iraq, Egitto, Libia e tanti altri ancora, sono caduti dalla padella alla brace.

Solo per fare un esempio:

In Libia abbiamo 2 Governi, 2 Parlamenti, centinaia di Milizie autonome,e flussi migratori incontrollabili. Chi ha sostenuto la caduta del Colonnello, si e’ poi “dimenticato” di garantire un futuro di Pace.

Stessa cosa dicasi per altri Stati liberati dalla Dittatura con la forza delle armi, milioni di persone sono state costrette ad abbandonare i loro territori dilaniati da guerre tribali e fratricide, centinaia di migliaia hanno trovato la morte in nome di una Democrazia che fa bella mostra di se solo sulla carta.

vivicentro.it-opinioni / Libia Nel Caos (Lo Piano – Saint Red)

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