L’America piange le vittime di Orlando (VIDEO)

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Veglie e preghiera per la strage nel locale gay ad Orlando, a rilento le identificazioni dei 50 morti – Tra le vittime Eddie *, il ragazzo degli sms disperati alla madre

Orlando (Florida) – Ventiquattr’ore dopo la strage in una discoteca a Orlando, l’America e il mondo piangono le vittime e si precisano i contorni della personalita’ del terrorista, Omar Mateen, descritto da alcuni che lo conoscevano come omofobo e violento. Ancora nebulosa invece la motivazione del gesto, anche se l’Isis ha di nuovo rivendicato l’attentato definendo l’autore “un soldato del Califfato”. Il giovane era riuscito a comprare le armi in maniera legale nonostante le ‘attenzioni’ dell’Fbi; ed e’ probabile dunque che il tema della vendita delle armi, insieme a quello della polemica sui musulmani, ritorni al centro del duello tra Hillary Clinton e Donald Trump per la Casa Bianca.

“Il fratello Omar Mateen, un soldato del Califfato, ha portato a termine un attacco ai crociati in un night club ad Orlando in Florida, uccidendone e ferendone piu’ di cento”, ha fatto sapere l’Isis attraverso Al Bayan, una radio islamica. Il gruppo jihadista ha dunque confermato l’identita’ del terrorista, un americano di origine afghana messo sotto la lente dell’Fbi in tre occasioni tra il 2013 e il 2014 e sfuggito alle maglie.

L’Fbi ha rivisto lievemente il bilancio, 49 morti, spiegando che l’attentatore era stato inizialmente contato tra le vittime. Ma dietro la crudezza delle cifre cominciano a emergere le storie, giovani vite distrutte, la gran parte di origine ispanica (la discoteca aveva organizzato la Noche Latina). Edward Sotomayor, 24 anni, lavorava in un’agenzia di viaggi specializzata in eventi legati alla comunita’ LGBT in Usa. Juan Ramion Guerrero, 22 anni aveva appena rivelato la sua omosessualita’ alla famiglia e da poco cominciato una relazione felice. Luis Omar Ocasio-Caop, 20 ani, era un ballerino. E’ morto anche Eddie Justice, il giovane che ha scambiato convulsi sms con la madre, dal suo nascondiglio all’interno del bagno delle donne nel nightclub, pochi miuti prima di morire.

IL VIDEO DI AMANDA, MENTRE RACCONTAVA SU SNAPCHAT LA SUA SERATA E’ STATA COLPITA  (Victim’s chilling Snapchat video inside Orlando nightclub)

L’assassino, statunitense di origine afghana 29enne, risiedeva a Port Saint Lucie, una localita’ costiera a circa 200km a sud di Orlando. Omar era sposato e separato e aveva avuto un figlio da un’altra donna; aveva divorziato dalla prima moglie dopo pochi mesi di matrimonio e lei oggi lo descrive “mentalmente instabile e malato”, che diventava pazzo per niente, per esempio il fatto che la lavatrice non avesse finito il ciclo. Il padre, Seddiqque Mateen, ha chiesto pubblicamente scusa ma nel passato aveva espresso simpatie per i movimenti fondamentalisti islamici e aveva anche fatto accuse agli Usa. Il tutto pubblicamente, registrando decine di episodi (ognuno lungo circa un’ora) del suo ‘Durand Jirga Show’, un bizzarro programma su un canale chiamato Payam-e-Afghan, che trasmette dalla California. “Se oggi fosse vivo gli farei una sola domanda: ‘Perche’ lo hai fatto?”

* Morto Eddie, il ragazzo degli sms disperati alla madre

Tra le vittime della strage di Orlando, c’e’ anche Eddie Justice, il giovane che ha scambiato convulsi sms con la madre, dal suo nascondiglio all’interno del bagno nel nightclub. Justice e’ stato inserito nella lista ufficiale delle vittime all’alba di lunedi’.

Dopo lo scambio di messaggi, la madre, Mina Justice, era accorsa all’esterno del locale cercando di mettersi in contatto con il ragazzo; e ha sperato fino all’ultimo che il giovane fosse fra i superstiti, magari ferito, rimanendo in attesa in un albergo messo a disposizione dei familiari delle persone coinvolte.

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Mina Justice

Going To Try &Get Some Rest. Please Keep The Prayers Coming. The Prayers Of The Righteous Availeth Much. We Will Get Through This Tragedy . One Day At A Time. Sleep Tight Eddie , Mommy Loves You Son ? ‪#‎prayfororlando‬ ‪#‎stophatecrime‬ ‪#‎pulsenightclubmassacre‬

Ma dopo diverse ore, le autorita’ di Orlando hanno reso noto il nome della nona vittima: Eddie Justice, appunto. “Lui ha tutti noi, e’ qui con noi”: questo l’ultimo agghiaccinate sms mandato dal ragazzo, che per quasi un’ora e’ riuscito a nascondersi (e a mandare messaggi alla madre) dall’interno del bagno femminile della discoteca.

vivicentro.it/cronaca –  (AGI) L’America piange le vittime di Orlando

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